Le proprietà dei semi di canapa

I semi di canapa nell'alimentazione

Per ridurre l’assorbimento gastro intestinale dei metalli tossici, che possiamo ingerire con l’alimentazione, è necessario assumere tante fibre vegetali, come quelle da semi di canapa, che in virtù del loro rapporto insolubile/solubile, nel lume intestinale partecipano a favorire, sia come “spazzino” (insolubili) e sia come azione viscoelastica (solubili), la reazione chimica passiva della chelazione per i metalli e altre sostanze tossiche. La farina di semi di canapa sativa è sorprendentemente ricca di molecole protettive (chelatine) e si presta per la preparazione di pasta fresca o secca, ma anche dolci, biscotti ecc.. E’ ricca in acidi grassi polinsaturi essenziali, 20 aminoacidi (di cui 9 sono essenziali), calcio, ferro, magnesio, manganese, potassio, vitamine (A, B, D, E), zinco, fosforo e fibre.

I semi, possono essere assunti tutti i giorni, non contenendo colesterolo. L’unica parte edibile della pianta, i semi, possono essere parte della dieta, corticati e non oppure come derivati della loro trasformazione. I semi mantengono integralmente tutte le proprietà della canapa, se non sottoposti a successivi trattamenti termici. Il loro profilo nutrizionale, vantando una eccezionale ricchezza di acidi grassi polinsaturi, amminoacidi essenziali e numerosi minerali come potassio, ferro, magnesio e calcio, rendono questi semi ideali in una dieta fit. In un’alimentazione veg determinante è l’indice di digeribilità degli alimenti e a tal proposito la canapa si distingue dalla maggior parte delle fonti vegetali in quanto vanta un quoziente di gran lunga superiore.

Si presentano con dimensioni ridotte, diametro variabile dai 6-8 mm, con la cortica di colore marrone e l’interno tendente all’avorio. Al gusto ricordano un vago sentore nocciolato, vanno conservati in un luogo fresco ed asciutto, meglio se in frigorifero. In cucina possiamo spaziare dal dolce al salato, dalle pietanze principali agli snack. I semi contengono tutti gli aminoacidi essenziali per la sintesi delle proteine. Si prestano ad essere consumati anche appena tritati o saltati leggermente in padella, non contengono glutine, sono croccanti, dal gusto pieno e corposo, lievemente dolce, che ricorda la nocciola. Dalla spremitura degli stessi semi si ottiene l’olio di canapa, ricco di acidi grassi essenziali polinsaturi, con l’ottimale rapporto tra Omega 6 e Omega 3. Un vantaggio immediato di questi semi: riducono l’appetito e migliorano la sensazione di sazietà. Un paio di cucchiai di semi a colazione, magari aggiunti al muesli, aiutano a ridurre sensibilmente il desiderio di cibo per l’intera giornata. I semi possono essere anche triturati e aggiunti per insaporire, frullati, insalate, frutta affettata ecc..

Nutraceutica e alimentazione

L’obiettivo di Canapa Sativa Caserta è lo sviluppo di una filiera corta che vada dalla coltivazione, passando per la trasformazione e la commercializzazione del prodotto.

Le proprietà dei semi di canapa

La completezza in quanto a nutrienti apportati dai semi di canapa li rende praticamente un vero e proprio integratore alimentare. Sono infatti un’ottima fonte di amminoacidi essenziali, hanno un basso contenuto di carboidrati ma una buona percentuale di fibre, sono un'ottima fonte di grassi in particolare i polinsaturi e monoinsaturi. Rendono i semi di canapa un prodotto unico acidi grassi polinsaturi, in abbondanza di omega 3 e 6 ma anche vitamina E e sali minerali.

Le proprietà della farina di canapa

La farina di semi di canapa è un ottimo ingrediente in cucina, utile soprattutto nella preparazione di impasti. Particolarmente sfruttata da chi segue una dieta vegetariana o vegana, la farina di semi di canapa ha un profilo nutrizionale eccellente grazie a tutte le sostanze presenti, essenziali per il corretto equilibrio dell’organismo, come gli acidi grassi, le fibre, le vitamine, in particolare la E, e gli amminoacidi, ma anche i sali minerali come zinco, potassio, magnesio e ferro.

Le proprietà dell'olio di canapa

L'olio di semi di canapa è noto per il suo ottimale equilibrio tra Omega 3 e Omega 6. In natura pochissimi solo gli olii non raffinati e premuti a freddo che hanno un ottimo rapporto di acidi grassi essenziali in particolare da garantire la proporzione 3:1.
Tale rapporto è stato definito ottimale dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dalla Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).